Atte all’operazione di decontaminazione dei materiali rimossi durante lo smantellamento dei sistemi e dei componenti installati in una centrale nucleare.
Le camere di sabbiatura robotizzate DECOBLAST hanno come obiettivo la massimizzazione del quantitativo dei materiali rilasciabili senza vincoli radiologici e minimizzare il quantitativo dei rifiuti primari e secondari prodotti dall’ attività di decontaminazione.
La sabbiatura è realizzata tramite un apposito robot movimentato dall’interno di una sala di comando. L’operatore tramite un joystick, può orientare a suo piacimento il braccio in cella di sabbiatura, per operare sul pezzo da decontaminare nel modo più opportuno.
La sabbiatrice è in grado di asportare completamente lo strato di ossido presente assicurando la rimozione della superficie contaminata fino al metallo bianco, con grado Sa3.
Il sistema di aspirazione del materiale abrasivo e di filtrazione dell’aria è studiato al fine di garantire l’assoluta ermeticità dell’impianto onde evitare la fuoriuscita di polveri potenzialmente radioattive.
Attraverso opportune condotte, l’aria è aspirata dall’alto verso il basso dal pavimento aspirante della camera con una velocità di circa 25 m/sec. e 140 ricambi di aria ad ogni ora.
Questo consente di ottenere sia la necessaria depressione in camera sia una corrente d’aria in grado di recuperare l’abrasivo e mantenere sempre un’ottima visibilità durante la decontaminazione dei materiali.
Le prese d’aria, preposte a creare la depressione interna alla camera, poste sul tetto della stessa, sono comprensive di filtri a pannelli ad alta efficienza (Hepa) e serrande modulari atte a compensare l’intasamento dei filtri.
Il sistema di ventilazione, di cui è equipaggata la camera di decontaminazione, è provvisto di ventilatori centrifughi, filtri a cartucce autopulenti e filtri assoluti, con efficienza del 99,99 % preposti all’abbattimento delle polveri evitando che qualunque traccia di polvere radioattiva possa essere introdotta accidentalmente nella ventilazione centrale.